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Il regalo di Alex


di cicciosv
30.09.2011    |    23.005    |    0 8.8
"Voglio raccontarvi un’avventura che mio figlio Alex di 30 anni, scapolo irriducibile, mi ha fatto vivere poco tempo fa..."
Ciao a tutti, sono Luca un 52enne romano, divorziato, ancora piacente a giudicare dagli sguardi provocatoti e interessati di molte donne, ma non ancora pronto a una nuova relazione duratura. Per il momento preferisco solo le vicende brevi o di una notte avendo ancora tanta voglia di fare sesso.
Voglio raccontarvi un’avventura che mio figlio Alex di 30 anni, scapolo irriducibile, mi ha fatto vivere poco tempo fa.

Lui da diversi mesi frequentava una ragazza 24enne di Perugia, molto carina, di nome Raffaella che spesso veniva a trovarlo per i fine settimana.
Lella, come la chiamava Alex, aveva un corpo perfetto e una faccia da ragazzina vispa, sicuramente molto sveglia e disinibita.
Mio figlio, anche se sempre circondato da belle donne, mi sembrava avesse trovato in Lella una particolare attenzione e questo mi faceva molto piacere.
Qualche mese fa, ricordo era un venerdì mattina, stavo in macchina con mio figlio, in giro per Roma in cerca del regalo che Alex voleva farmi per il mio onomastico, quando ricevette una telefonata di Lella che lo avvisava di aver perso il treno per Roma e che il fine settimana programmato da trascorrere insieme era saltato.
Alex, che aveva la macchina guasta, mi chiese così, se potevo accompagnarlo a prenderla, salvando in extremis il loro week end. Io gli dissi che solo per andare ci volevano due ore, ma se guidava lui, almeno per il ritorno, la cosa si poteva fare.
Lui, felicissimo, accettò di buon grado e dopo aver informato Lella, partimmo.
Arrivati, notai subito quanto quella ragazza era sensuale e nello stesso tempo provocante con quella gonnellina e t-shirt che evidenziano un paio di gambe bellissime e un seno spettacolare.
Ci salutammo, mise un borsone nel vano bagagli, cedetti il posto davanti alla ragazza e mi misi dietro dicendo che volevo dormire un poco perché affaticato dal viaggio. Partimmo verso casa, raccomandando a mio figlio di andare piano e fare attenzione anche agli autovelox, Alex mi sorrise e mi disse di stare tranquillo.
Così chiusi gli occhi, mi rilassai e cercai di prendere sonno.
Dopo circa venti minuti, ascoltai un leggero sospiro che mi fece aprire gli occhi e con mio imbarazzo, pur essendo sdraiato notai, tra lo spazio dei due sediolini anteriori dell’auto, una mano sotto la gonna di Lella e capii che Alex la stava accarezzando.
Sentivo tra i bisbigli che lei gli diceva di smetterla, che c’ero io dietro e che era pericoloso per la guida, lui però imperterrito continuava a toccarla e a quella situazione, avvertii improvvisamente il mio cazzo indurirsi nei pantaloni.
Non volevo guardare ne sentire, ma non potei fare altro che fingere di dormire per non creare imbarazzo a quella ragazza.
Dopo un paio di minuti Alex le chiese di tirargli fuori l’uccello per accarezzarglielo e poi gli propose esplicitamente di fargli un pompino mentre guidava. Lella cercò di resistere, poi un poco per le insistenze di Alex e un poco perché eccitata, cedette, si spostò verso di lui e dopo aver controllato se io dormissi, con un sorriso malizioso, la vidi sparire con la testa verso i calzoni di mio figlio.
Non potevo vedere, ma era chiarissimo cosa stava facendo e soprattutto sentivo i sospiri di mio figlio e i complimenti che gli faceva per come lo stava succhiando. Continuò così per un paio di minuti poi la sua voce diventò più rauca e capii che stava per venire.
Un paio di gemiti più intensi mi confermarono che era venuto e poi osservai il bel visino di Lella imbrattato di sperma.
La vidi pulirsi con un fazzolettino ed io rimasi con il cazzo durissimo immaginando con quanto gusto Lella si era succhiato il cazzo di mio figlio.
Circa dieci minuti dopo feci finta di svegliarmi e come se nulla fosse accaduto, cominciai a chiacchierare con loro.
Alex mi guardava con gli occhi di chi è molto felice ed io in quel momento mi sentii contento per lui.
Arrivati a casa, cercai di essere un papà a modo e di dimenticare la mia eccitazione, anche se Lella aveva un fisico stupendo.
La sera però, in camera mia, mi ritrovai a pensare di nuovo a quanto accaduto durante il viaggio di rientro a Roma e cercavo di convincermi che la mia erezione per la ragazza di mio figlio era più che plausibile vista la situazione che si era creata e che non dovevo, per questo, sentirmi in colpa.
Cercai di dormire ma il corpo di Lella mi ritornava comunque in mente, pensavo a quelle gambe, alle zinne, ai suoi movimenti e ripensando a quello che aveva fatto in auto, ebbi una nuova repentina erezione.
“Devo calmarmi!!“ dissi, andai in bagno per rinfrescarmi il viso, ma lì arrivò l’ultimo colpo alla mia resistenza erotica perché il mio bagno che confina con la stanza degli ospiti, ha le pareti abbastanza sottili e da lì sentii chiaramente, provenire gemiti e sospiri.
Era normale e logico, Lella era stata alloggiata nella stanza degli ospiti e Alex a notte fonda era andato a trovarla e se la stava scopando di gusto.
Sentivo che le diceva parole dolci e subito dopo parole sconce. Da quello che ascoltavo Lella era una che faceva tutto e a quel punto mi presi l’uccello in mano e mi feci una sega come non facevo da venti anni. Venni proprio mentre sentii venire anche mio figlio.
Ero costernato e infuriato con me stesso e il giorno dopo, fatta colazione, chiamai Alex da parte e gli dissi di fare meno casino la notte perché avevo sentito tutto e lui non aveva fatto nulla per impedire che io ascoltassi.
Lui mi sorrise e mi disse:
"Cazzo babbo... Non sei contento? Ti sarai divertito, se sapevo che eri sveglio ti chiamavo e ti facevo partecipare!”
Io rimasi senza parole, lo guardai fisso negli occhi e compresi che non stava scherzando, allora gli risposi:
"Tu divideresti la tua ragazza con me”?
e lui di rimando;
“Perché no, non è la prima volta che lo faccio con una terza persona e Lella è una che non dice mai di no”.
“Devi ammettere che è carina e l’idea che mio padre la scopi con me... mi stimola, sarebbe il mio regalo per il tuo onomastico!”.
Io ci pensai su, e d’impulsoe gli dissi.
“Stimola molto anche me... se va in porto questa cosa, sarò io a regalarti quella moto che mi hai fatto vedere!.”
Lui mi strizzò l’occhio e mi disse:
“Prepara i soldi, ti faccio sapere in giornata”.
Passai tutto il giorno sperando di sentirlo ma solo verso le otto del sabato sera, mi chiamò a telefono per dirmi che quella sera sarebbe rientrato verso mezzanotte e di farmi trovare pronto perché ci sarebbe stato da divertirsi.
In quel momento mi sentii l’uomo più fortunato e eccitato del mondo.
Aspettai con ansia e quando li sentii rientrare, presi una pasticca di viagra e mi misi in attesa del suo segnale.
Dopo circa trenta minuti di attesa, mio figlio mi chiamò e mi disse se potevo andare un attimo di là perché doveva mostrarmi una cosa.
Io non aspettavo altro, uscii e bussai alla porta; lui mi disse di entrare e, meraviglia delle meraviglie, vedo Lella nuda con il cazzo in bocca di mio figlio.
Chiusi la porta e mi spogliai immediatamente, Lella non aveva fatto una piega alla mia entrata, anzi mi guardava con uno sguardo che era tutto un programma.
Andai sul letto e cominciai a baciare quel bel corpo giovanile, scesi sulla sua fighetta bagnatissima e cominciai a leccarla come un forsennato, così facendo Lella si dimenava tutta. La mia lingua sapeva bene dove toccare e come muoversi e così ben presto la ragazza ebbe un orgasmo sublime. Appena si calmò gli poggiai il cazzo sulle labbra della sua fighetta e appena si schiusero gli misi dentro il mio membro che da un giorno non aspettava altro.
Alex guardava come mi sbattevo la sua ragazza e pieno di soddisfazione spinse il suo cazzo sino alle palle nella bocca di Lella, la quale, nel frattempo gli accarezzava le palle.
Le mie spinte la facevano ingoiare al massimo il cazzo che aveva in bocca e poco dopo vedi mio figlio riempirgli di sperma le labbra e il viso.
Io continuavo a penetrare quella fighetta calda, sentendo tutte le contrazione che lei mi dava con i suoi muscoli vaginali, fino a quando mio figlio, ripresosi da quella prima abbondante sborrata, mi disse di farla alzare perché voleva scoparla anche lui.
Mi sfilai da lei, Lella si mise in piedi sul letto mentre Alex si stendeva, poi si abbassò impalandosi da sola. e io da dietro la spinsi a baciarlo facendogli mettere a mia disposizione il suo stupendo culo.
La mia voglia di sodomizzarla fu subito placata dal mio uccello che deciso entrò nel suo piccolo buco dopo averglielo insalivato.
Mi aspettavo di sentirla stretta e invece ancora una volta rimasi stupito da quanta esperienza sessuale aveva Lella, un piccolo gemito e subito si adattò ai miei colpi e per quanto possibile mi spingeva il bacino indietro.
Questa ragazza era incredibile, ne stava prendendo due insieme e riusciva a gestirli alla grande. Sentivo il cazzo di mio figlio talmente è stretta la pelle che ci divideva e con questo pensiero le riempii l’intestino di sperma e sconvolto mi lasciai andare, proprio mentre Lella e Alex seguendo il mio orgasmo esplosero a loro volta.
Da quanto tempo non godevo così... Alex per il mio onomastico mi aveva fatto un regalo unico ed io fui felice di regalargli la moto!

Cicciosv
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